Buyer Personas nel marketing fieristico

Chi si occupa di marketing conosce benessimo la figura della Buyer Personas ovvero l’impersonificazione del cliente ideale per un’azienda.

Qualsiasi impresa, piccola, media o grande deve definire al meglio le buyer personas per poter sviluppare al meglio le attività e le strategie di marketing aziendale, senza queste figure fittizzie, se ne devono creare più di una, il rischio è di andare alla cieca senza percorrere una strada ben precisa e compiere delle azioni a casaccio basandosi su riferimenti errati.

Anche le aziende che partecipano ad eventi o fiere di settore devono definire a priori, prima di mettere piede nei padiglioni, le buyer personas che vorranno raggiungere e farci conoscere, durante la manifestazione.

Farlo prima da modo di creare una strategia operativa specifica: permette di scegliere lo staff più adatto per interagire con questo target di pubblico, consente di progettare e realizzare un allestimento fieristico che sia in grado di attrarre persone molto più qualificate, ridurre la fatica e le perdite di tempo.

In rete si trovano moltissime guide che auitano a capire cosa siano e come si identificano, ogni azienda può poi creare il proprio modus operandi e i propri schemi funzionali per definire il profilo in target con i prodotti e i servizi offerti.

L’importante è avere ben chiare le informazioni che identifiano questo modello olografico di persona, date sempre un nome e cognome, l’età, il sesso, il ruolo che ricompre, gli interessi, tanto per citare alcuni degli elementi standard.

Allo stesso tempo per le aziende che partecipano ad eventi fieristici è bene inquadrare anche altre caratteristiche come ad esempio la capacità decisionale della persona, se si tratta di un “messaggero” oppure è quella che mette la firma sui contratti, quali sono le sue aspettive dalla partecipazione, come pubblico, alla fiera.

Cosa vuole ottenere andando in fiera, vuole informazioni? È alla ricerca di nuovi partner commerciali? Sta cercando nuovi prodotti e servizi da rivendere? Vuole sostituire un vecchio fornitore con uno nuovo?

Farsi più domande possibili e inserire le risposte più plausibili per poter definire il target ideale è fondamentale per poi strutturare tutti i messaggi, la comunicazione, gli aspetti visivi, lo stile di approccio dello staff e tutti gli elementi che fanno parte della presenza in fiera per ogni azienda.

In base a ciò che la buyer personas vuole ottenere dalla visita in fiera, si dovranno andare a crare messaggi ed elementi grafici all’interno dello stand aziendale, che permettano di colpire immediatamente, o nel minor tempo possibile, l’attenzione di questo target.

Lo studio della buyer personas nell’ambito del marketing fieristico porta a coinvolgere tutte le parti in gioco, collaborare con un allestitore fieristico professionale, Form Group di Brescia (www.formgroup.it) è tra i più conosciuti in Italia, permette di farsi aiutare nell’applicazione delle caratteristiche del target a tutte le comunicazioni da presentare all’interno dello stand fieristico.

Avere ben chiaro in testa quale sia il target e le caratteristiche psicofisiche del pubblico stesso, come già anticipato, permette di definire tutta la strategia operativa, il materiale pubblicitario, i lead magnet per la raccolta dei dati, ma anche le persone dello staff che saranno presenti in fiera.

Se il nostro target è un tecnico, lo staff dovrà avere un livello di conoscenza del prodotto e dei servizi molto elevato, in questo caso le bellissime hostess che spesso si vedono, possono ridurre le performance di partecipazione alla fiera, se la buyer personas identifica un indidivuo che ha potere decisionale, le figure migliori da utilizzare sono le persone del reparto commerciale che possono portarli a sottoscrivere contratti direttamente all’evento.

Questi sono solo due esempi, ma analzzando le caratteristiche delle buyer personas, si possono minuziosamente definire tutte le azioni e le scelte da compiere, ancora prima che la fiera stessa abbia inizio.

Identificare il proprio target, non solo in una suddivisione per categorie, ma anche per elementi più personali e specifici consente di far schizzare alle stelle il ROI della partecipazione agli eventi e manifestazioni di settore, l’importante è non lasciare tutto al caso, ma avere linee guida specifiche di strategia e marketing.

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